Il consiglio Provinciale di Acli Siena presieduto da Francesco Rossi è stato sciolto

Adriana Almeida Di Nardo
Responsabile Provinciale Acli Colf Siena

oggetto: comunicato stampa

Siena, 04/09/2013

Con la presente comunichiamo che

Il consiglio Provinciale di Acli Siena presieduto da Francesco Rossi è stato sciolto.

Lo scioglimento del consiglio è avvenuto a seguito di nostre denunce, comunicazioni ed altro, prodotte, a tutela di Acli e della struttura che rappresentiamo, verso la dirigenza di Acli Provinciale di Siena e del Presidente Provinciale Francesco Rossi, che sin dall’inizio della nostra costituzione (nel 2010) abbiamo ritenuto svolgere le loro funzioni in modo illegittimo ed illegale e in primis in dispregio del principio fondamentale di democraticità.

R. Provinciale Acli Colf Siena
Adriana Almeida Di Nardo

Responsabile comunicazione
Luigi De Gregorio

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Esenzione del ticket: quando se ne ha diritto
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Con più di 65 anni o meno di 6 e un reddito familiare lordo non superiore a 36.151,98 euro non si paga il ticket.

In Italia a breve non si potrà

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In Italia a breve non si potrà più abortire secondo la legge 194. Oltre l'80% dei ginecologi infatti è obiettore di coscienza, in alcune zone la percentuale è addirittura del 100% e non si effettua il servizio. Tra i pochi medici non obiettori rimasti, molti sono vicini alla pensione e quindi la legge 194 sull'interruzione di gravidanza ormai rischia di esistere solo sulla carta, mentre torna prepotente l'aborto clandestino con le relative conseguenze: "le donne respinte dalle Istituzioni tornano al segreto: 20.000 le interruzioni di gravidanza illegali calcolate dal ministero della Sanità, ma secondo alcune stime sono almeno il doppio. Ambulatori fuorilegge e farmaci di contrabbando" http://bit.ly/14RVuYR .
Tra assenza di informazione, censure alla contraccezione ordinaria e di emergenza, carenza di consultori, visioni confessionali, obiezione di finta o vera coscienza (oggi chi si dichiara obiettore lo fa anche per motivi di carriera, semplicemente per non ritrovarsi il carico di lavoro respinto dagli altri o per non urtare poteri politici), questo è il quadro di un'Italia sempre più clericale e di uno Stato per nulla preoccupato di garantire i diritti di tutti, i propri servizi e far rispettare le proprie leggi. Una regressione paurosa, sempre più tasselli ad un medioevo culturale