Il consiglio Provinciale di Acli Siena presieduto da Francesco Rossi è stato sciolto

Adriana Almeida Di Nardo
Responsabile Provinciale Acli Colf Siena

oggetto: comunicato stampa

Siena, 04/09/2013

Con la presente comunichiamo che

Il consiglio Provinciale di Acli Siena presieduto da Francesco Rossi è stato sciolto.

Lo scioglimento del consiglio è avvenuto a seguito di nostre denunce, comunicazioni ed altro, prodotte, a tutela di Acli e della struttura che rappresentiamo, verso la dirigenza di Acli Provinciale di Siena e del Presidente Provinciale Francesco Rossi, che sin dall’inizio della nostra costituzione (nel 2010) abbiamo ritenuto svolgere le loro funzioni in modo illegittimo ed illegale e in primis in dispregio del principio fondamentale di democraticità.

R. Provinciale Acli Colf Siena
Adriana Almeida Di Nardo

Responsabile comunicazione
Luigi De Gregorio

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Conferenza ambasciatori marocchini: Mohammed VI indica la road map

]ago 31st, 2013 | By redazione | Category: Focus, Qui Nordafrica

di Belkassem Yassine -
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Marocco

E’ in corso a Rabat la prima Conferenza degli ambasciatori marocchini nel mondo, organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione del paese nordafricano: l’evento consiste in una riflessione sulla diplomazia marocchina e nella designazione di quelle che sono le azioni e le iniziative da intraprendere nei prossimi anni, in conformità con quelli che sono gli orientamenti di re Mohammed VI.
E proprio il monarca ha inviato all’assemblea dei diplomatici una vera e propria road map con indicate le priorità d’azione della diplomazia marocchina al fine di rendere il regno parte attiva nella comunità internazionale; Mohammed VI ha segnato come primo punto l’impegno che deve esserci anche da parte dei diplomatici per la difesa dell’integrità territoriale del Marocco, cosa che comporta anche l’opposizione a chi si manifesta contro l’unità del paese e quindi contro l’integrità territoriale.
E’ inoltre necessario, riporta sempre la road map, far conoscere il lavoro del Marocco per lo sviluppo di grandi progetti, tra i quali quello umano, quello del turismo, quello delle energie rinnovabili e la valorizzazione del patrimonio storico.
Per il campo economico il re ha indicato una diplomazia capace di sviluppare partenariati in grado di attrarre investimenti e di promuovere i punti di forza economici presenti in Marocco, soprattutto nei settori produttivi promettenti.
Mohammed VI ha inoltre auspicato la costruzione dell’Unione del Maghreb quale scelta strategica sancita dalla Costituzione e il lavoro per la nascita di un nuovo ordine maghrebino che oltrepassa tutte le fonti di disaccordo, rafforzando le relazioni tra Marocco e tutti gli altri Stati dell’area, sia nordafricana che subsahariana.
Nella road map si parla anche del ruolo che il regno deve svolgere nella creazione delle fondamenta di un ordine arabo solidale e integrato anche a sostegno delle cause arabe ed islamiche, in particolare della causa del popolo palestinese; oltre a questo serve anche la stesura di relazioni privilegiate con gli Stati del Consiglio di Cooperazione del Golfo.
Per il monarca vanno intensificati gli sforzi per consolidare le relazioni del Marocco con l’Unione Europea e con tutti i suoi Stati membri tramite l’attuazione dello Statuto Avanzato che il Marocco gode dal 2008, nonché il rafforzamento delle relazioni con i paesi amici negli altri continenti e aree geografiche, nel quadro di una politica vantaggiosa di diversificazione e amplificazione della cooperazione internazionale del Marocco.
Ricordando i rapporti bilaterali Marocco-USA, Mohammed VI ha invitato i diplomatici al consolidamento del partenariato strategico, a favore dei legami di amicizia storica e di cooperazione proficua tra i due paesi; inoltre ha invitato gli ambasciatori di rafforzare i rapporti con gli altri paesi in via di sviluppo, con la quale il Marocco è riuscito di aprire nuove prospettive, come nel caso dei paesi dei Caraibi e dell’Oceania, ovvero di incoraggiare questi nuovi attori della politica estera a entrare in contatto con il Marocco.
Infine, il re ha chiesto ai suoi ambasciatori la difesa all’estero delle conquiste sociali e giuridiche raggiunte in patria, come pure li ha invitati a migliorare la qualità dei servizi offerti nei consolati e nelle ambasciate all’estero.