In Italia a breve non si potrà più abortire secondo la legge 194. Oltre l'80% dei ginecologi infatti è obiettore di coscienza, in alcune zone la percentuale è addirittura del 100% e non si effettua il servizio. Tra i pochi medici non obiettori rimasti, molti sono vicini alla pensione e quindi la legge 194 sull'interruzione di gravidanza ormai rischia di esistere solo sulla carta, mentre torna prepotente l'aborto clandestino con le relative conseguenze: "le donne respinte dalle Istituzioni tornano al segreto: 20.000 le interruzioni di gravidanza illegali calcolate dal ministero della Sanità, ma secondo alcune stime sono almeno il doppio. Ambulatori fuorilegge e farmaci di contrabbando" http://bit.ly/14RVuYR .
Tra assenza di informazione, censure alla contraccezione ordinaria e di emergenza, carenza di consultori, visioni confessionali, obiezione di finta o vera coscienza (oggi chi si dichiara obiettore lo fa anche per motivi di carriera, semplicemente per non ritrovarsi il carico di lavoro respinto dagli altri o per non urtare poteri politici), questo è il quadro di un'Italia sempre più clericale e di uno Stato per nulla preoccupato di garantire i diritti di tutti, i propri servizi e far rispettare le proprie leggi. Una regressione paurosa, sempre più tasselli ad un medioevo culturale