Il primo dicembre si festeggia la Romania, una data importante sentita, attesa e ricordata da milioni di cittadini romeni in patria e nel mondo. La data scelta è quella dell’unificazione del paese, quando nel 1918, al termine della prima guerra mondiale, la Transilvania, la Bessarabia e la Bucovinaentrano a far parte della “Grande Romania”.
Il momento storico era propizio: la Prima Guerra Mondiale era terminata e l’Impero russo e quelloaustriaco, che avevano mantenuto un saldo controllo sulla zona, non esistevano più. Nel vuoto di potere che si era venuto a creare i tre stati decisero di comune accordo di affidarsi alla corona romena, che poteva garantire un governo stabile e uno stato forte, in grado di proteggere tutte e tre le regioni.
La sicurezza derivava anche dalla presenza di Ferdinando I sul trono, che durante e dopo la guerra si dimostrò una delle figure storiche più amate del paese, guadagnandosi il soprannome di “Leale”. L’unificazione non era però priva di problemi, dal momento che prima ancora della lingua, degli usi e dei costumi, bisognava affrontare il problema dell’amministrazione di un territorio che in cinque anni era più che raddoppiato: era necessario tenere sotto controllo lo stato, assicurandosi di garantire una vita dignitosa ai cittadini.
Ferdinando avviò una serie di importanti riforme in questo senso, promuovendo una nuova costituzione nel 1923, promulgando una riforma agraria a favore dei piccoli proprietari terrieri e concedendo la cittadinanza agli Ebrei romeni. L’opera rimase purtroppo incompleta a causa della morte del sovrano nel 1927, che portò il paese verso una regressione dal livello di democrazia e tutela conosciuto sotto il regnante.
La Seconda Guerra Mondiale si avvicinava e il terrore del comunismo portò il paese a chiudersi in un sempre più profondo nazionalismo, promosso dalla celebre Guardia di Ferro, che prendeva in Romania sempre più consensi.
Oggi, dopo vari governi fascisti, l’occupazione russa, e un regime comunista, la Romania è uno stato libero e democratico, nonchè uno dei protagonisti della nuova Europa, dove è entrata nel 2007. Un percorso lungo e difficile che forse presto porterà il paese a nuovi fasti e grandezze. Ai romeni in Italia e nel mondo: tanti auguri!