Tavolo permanente per le politiche migratorie

Il 28 feb­braio 2012
é stato con­vo­cato il tavolo per­ma­nente per le politiche migra­to­rie presso l’Amministrazione Provin­ciale –Piazza Duomo, sala dell’Aurora.
Argo­mento all’ordine del giorno:
–pro­poste con­crete di azioni da pro­gram­mare sull’integrazione dei migranti attra­verso un per­corso con­di­viso, in pre­vi­sione del con­vegno “le sfide locali per l’integrazione” che si terrà a Siena in data 15 marzo 2012.

Adri­ana Almeida Di Nardo è pre­sente e pone all’attenzione dei con­venuti, quale inizia­tiva per lei pri­maria, l’attività che già da tempo pro­muove, anche quale Respon­s­abile provin­ciale Acli Colf Siena, un prog­etto reale di avvio al lavoro. Tutto ha inizio nel feb­braio 2011 quando avvia, insieme al respon­s­abile prog­etti Luigi De Gre­go­rio, con la col­lab­o­razione di mostro­gi­ra­sole “coop il gira­sole” e l’associazione arte­saman di Roma, il prog­etto Akwaba “col­ori e suoni per una nuova coscienza inter­cul­tur­ale”.“AKWABA!” è un par­ti­co­lare prog­etto che ha forti poten­zial­ità di comu­ni­cazione e di coin­vol­gi­mento delle numerose comu­nità ed etnie che insistono sul ter­ri­to­rio. Questo tipo di approc­cio è fon­da­men­tale al fine di porre in essere inizia­tive con­crete come quelle dei corsi di avvio al lavoro e il già avvi­ato corso di lin­gua ital­iana per stranieri.

Il prog­etto che è già in in fase di iscrizione ai corsi “prog­etto corsi di avvio al lavoro”, che è stato pos­si­bile portare avanti anche gra­zie alla col­lab­o­razione con strut­ture azien­dali che for­niscono le pro­fes­sion­al­ità atte a dare un avvio al lavoro con­creto e non solo teorico.

I corsi attual­mente in avvio sono:

–corso di cucito ed ele­menti di moda

–corso di assem­bla­tore ripara­tore com­puter e assis­tenza software

–corso di impiantista elet­trico per impianti elet­trici civili

–corso di grafica e intro­duzione al web

Adri­ana Almeida Di Nardo, in questo modo, porta avanti il suo fare inte­grazione e inter­azione, ponendo al primo posto le per­sone , al fine di porle in una con­dizione di “pari liv­ello” con tutti.

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