--------- ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE ---- ACLI COLF SIENA ---- DIRETTIVO PROVINCIALE ---- Siena ------------ >

admin

22/ 12/ 2024 ------ 09:13

 

December 2024
M T W T F S S
« Nov    
 1
2345678
9101112131415
16171819202122
23242526272829
3031  

siti web preferiti

ANCHE ADRIANA ALMEIDA DI NARDO NELLA RETE DEGLI OSSERVATORI.

    Siena, grande parte­ci­pazione al con­vegno ”Le sfide locali per l’integrazione”

    Le pro­poste pre­sen­tate dalla Rete degli Osser­va­tori
    I migranti sono una risorsa, tante idee per la paci­fica con­vivenza di cul­ture diverse
     

    sfidelocaliimmigrazione2

    “La crisi eco­nom­ica fa regredire la qual­ità della vita e gen­era paure, ma noi vogliamo rea­gire: in questa provin­cia in cui l’immigrazione non ha mai cos­ti­tu­ito un prob­lema, dob­bi­amo provare a costru­ire una base comune min­ima sulla quale far vivere il plu­ral­ismo tra cul­ture diverse, si pos­sano real­iz­zare val­ori con­di­visi. E le pro­poste elab­o­rate dalla Rete degli Osser­va­tori Sociali per lan­ciare conc­re­ta­mente sfide locali per l’integrazione, sono idee impor­tanti che mer­i­tano di essere applicate”.

    Questa, sec­ondo Simone Bezzini pres­i­dente della Provin­cia, è la mis­sione che si è data il con­vegno svoltosi giovedì 15 marzo per inizia­tiva della Provin­cia di Siena, della Regione Toscana, dell’Osservatorio Sociale Regionale e dell’Università di Siena, dal titolo appunto “Le sfide locali per l’integrazione”.

    Un appun­ta­mento diviso in due
    e che ha visto un’alta parte­ci­pazione di addetti ai lavori, stu­denti e immi­grati, i più diret­ta­mente inter­es­sati. La mat­tina, nell’aula magna di Scienze Politiche, la pre­sen­tazione del libro “Le dinamiche locali dell’integrazione”, scritto da Fabio Berti e Andrea Valza­nia, soci­ologi presso l’ateneo senese, e gli inter­venti di ammin­is­tra­tori pub­blici, oper­a­tori nel sociale e rap­p­re­sen­tanti di asso­ci­azioni di migranti; il pomerig­gio un dibat­tito nella sala con­sil­iare della Provin­cia, pre­senti lo storico Franco Car­dini, l’assessore regionale al wel­fare Sal­va­tore Allocca, l’Imam di Firenze e pres­i­dente UCOII Elzir Izzedin e Otto Bitjoka della Fon­dazione Eth­noland, insieme al gior­nal­ista Daniele Magrini.

    In cinque punti le pro­poste pre­sen­tate dalla Rete degli Osser­va­tori. Primo punto, l’insegnamento della lin­gua ital­iana agli adulti e ai gio­vani immi­grati. Sec­ondo punto, il poten­zi­a­mento del cap­i­tale sociale  val­oriz­zando i legami con i paesi di orig­ine anche attra­verso espe­rienze di coop­er­azione decen­trata, pro­muovendo lo sviluppo di asso­ci­azioni degli immi­grati e il loro inser­i­mento nel mondo asso­ci­azion­is­tico locale, dai cir­coli Arci alle Mis­eri­cordie, infine facil­i­tando l’apertura di luoghi di culto con la sem­pli­fi­cazione delle pro­ce­dure urban­is­tiche. Terzo punto, uti­lizzo delle pro­poste urban­is­tiche per l’integrazione riqual­i­f­i­cando e riv­i­tal­iz­zando aree degra­date troppo spesso abi­tate solo da immi­grati e recu­perando cen­tri di aggregazione e spazi pub­blici. Quarto punto, inser­i­mento sco­las­tico e con­trasto alla dis­per­sione for­mando e moti­vando gli inseg­nanti, dis­in­cen­ti­vando classi e scuole carat­ter­iz­zate etni­ca­mente, facendo attiv­ità di ori­en­ta­mento per il pas­sag­gio dalla scuola dell’obbligo alle supe­ri­ori, pro­muovendo azioni di tutor­ing a favore di stu­denti stranieri in dif­fi­coltà. Quinto e ultimo punto, accesso ai servizi pub­blici con uno sportello infor­ma­tivo per ogni zona sociosan­i­taria, servizi di medi­azione cul­tur­ale, infor­mazioni sui servizi san­i­tari, un aiuto ai medici per­ché superino prob­lemi di comu­ni­cazione con l’utenza straniera.

    sfidelocaliimmigrazione1“Da questa provin­cia che ha visto aumentare la pre­senza di immi­grati in dod­ici anni dal 4% sul totale della popo­lazione, dato del 2002, al 12%, dato attuale – ha dichiarato Simon­etta Pel­le­grini asses­sore provin­ciale al wel­fare — parte la sfida per real­iz­zare un’integrazione che non sia risoluzione di prob­lemi socioas­sis­ten­ziali ma val­oriz­zazione di una com­po­nente essen­ziale della soci­età. Noi dici­amo no a un processo di assim­i­lazione a senso unico, vogliamo invece un con­fronto tra etnie e cul­ture diverse, rispetto rec­i­proco, e nat­u­ral­mente la garanzia dei diritti fon­da­men­tali per chi cerca un futuro nel nos­tro territorio”.

    Dove è impor­tante gio­care la par­tita anche sec­ondo l’assessore regionale Sal­va­tore Allocca: “Dob­bi­amo pen­sare glob­al­mente ma agire local­mente, lavo­rare insieme, noi che qui vivi­amo da sem­pre e chi è appena arrivato, per il riconosci­mento dei diritti e per costru­ire il processo di adat­ta­mento che la moder­nità ci impone. In una soci­età toscana che sta invec­chi­ando, l’apporto di nuove gen­er­azioni di migranti è impor­tante, e non si tratta solo di dis­perati, come si crede comune­mente, ma di gio­vani selezionati dalla loro capac­ità di intrapresa, che daranno un apporto eco­nom­ico e demografico fon­da­men­tale. La legge regionale 29 sull’immigrazione è un buon punto di partenza”.

    Per l’Imam di Firenze Elzir Izzedin i migranti devono assumersi respon­s­abil­ità in prima per­sona, non del­e­gare la ver­ità agli altri, ma abbat­tere vec­chi stereotipi e cos­ti­tuire un mod­ello di rifer­i­mento per le gen­er­azioni che ver­ranno, solo così sarà pos­si­bile costru­ire cul­ture dialo­ganti nel rispetto rec­i­proco. Otto Bitjoka della Fon­dazione Eth­noland da parte sua ha detto che più che di inte­grazione si deve par­lare di inter­azione tra mondi diversi, per uscire dalle vec­chie logiche delle mag­gio­ranze e delle mino­ranze etniche, e che a propos­ito dei luoghi di culto esistono in tante città stru­menti urban­is­tici ottimi, ci vuole la volontà polit­ica per dar loro appli­cazione, per far sì che la real­iz­zazione di una moschea sia un momento di coe­sione sociale, non di scon­tro. Infine l’appello dello storico Franco Car­dini: “Centocinquant’anni dopo Karl Marx, i pro­le­tari non si sono uniti, ma i padroni sì, ind­i­riz­zano l’economia e fanno e dis­fanno i gov­erni che vogliono loro. L’imperativo ora è evitare la guerra tra poveri, ital­iani ed extra­co­mu­ni­tari, e costru­ire un’integrazione che salvi le dif­ferenze e le fac­cia con­vi­vere, per­ché la cul­tura degli altri non scal­fisce la nos­tra, sem­mai l’arricchisce”.

     

    Comments are closed.

    ------- ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE ---- ACLI COLF SIENA ---- DIRETTIVO PROVINCIALE --------- Siena ----