gentili utenti credo sia chiaro precisare che noi del direttivo dell’ACLI colf Siena ci dissociamo completamente dall’operato di Acli Siena e in primo luogo del modo in cui agisce il Presidente provinciale Francesco Rossi;
già da tempo abbiamo denunciato diverse fatti, messi in opera dallo stesso, che riteniamo del
tutto illegittimi e contrari ai dettami degli statuti e regolamenti Acli. Tali denucie se pur comunicate, per correttezza, ad Acli nazionale e direttamente all’ex presidente nazionale Oliviero,
che probabilmente aveva altro da fare e pensava già alla sua attuale candidatura, sono rimaste del
tutto inattese. Acli Nazionale aveva dichiarato di voler fare delle verifiche, in primo luogo di “mondo colf” di competenza, per convenzione nazionale, appunto di Acli Colf, che invece è gestito illegittimamente da Acli Siena, ma comprendiamo bene perchè, Francesco Rossi, se ne sia appropriato, perchè è l’unica voce in attivo di bilancio. Ovviamente, ci fanno ridere le chiacchiere di
“Francesco Rossi” sulla attuale situazione critica che come dice lui ha pesanti risvolti su Acli Siena, forse dimentica di dire che da quando opera
lui il bilancio è costantemente “in rosso”, le abili mosse contabili sono fumo negli occhi, per chi non comprende i meccanismi di “camuffamento” dei bilanci. Come si fa a dire che tutto dipende
dalla situazione economica attuale, quando da diversi anni vi sono conti in rosso, mai coperti,
con cifre che vanno dai 300 mila euro in su, ma poi come copre il debito con Acli Nazionale di 300 mila euro?.
Chissà, poi, quanti riterranno corretto realizzare una struttura di proprietà Acli Siena, dal costo di circa un milone di euro, per insediare un patronato con soli tre impiegati e con un piccolo volume di lavoro, forse Francesco Rossi Credeva che le quote di competenza di tutti i Patronati dei vari enti di Siena andassero ad Acli Siena e per questo quindi ci volela una struttura adeguata, ma comprendiamo che, in questi e altri casi di gestione di beni e servizi, si occupa di cose molto lontane dal suo lavoro.
Luigi De Gregorio Adriana Almeida Di Nardo