Io credo che bisognerebbe evitare le cose di cattivo gusto come quelle pubblicate da Acli Siena, che agendo in difformità dello statuto Acli, pubblica parole di elogio verso se stessa relativamente alla scuola di Italiano per stranieri, dove sono andati a finire i principi dettati dallo statuto Acli?
Gli facciamo un po di pubblicità riportando esattamente cosa hanno pubblicato:
“Il corso, che prevede due lezioni a settimana per un totale di 80 ore, verrà tenuto in lingua italiana fin dal primo momento e si concluderà a giugno con l’esame CILS, riconosciuto a tutti gli effetti dallo Stato sulla base di una convenzione con il Ministero degli Affari Esteri.
Diffidate dalle imitazioni e da chi insegna la nostra meravigliosa lingua senza titolo né concessioni rilasciate dagli enti statali. Vi aspettiamo.”
Ma che vuol dire?
forse non sanno che non esiste un titolo valido, come dicono loro, per tenere tali corsi e che vuol dire, tenuto in lingua italiana fin dal primo momento, forse non sanno altre lingue e fanno partecipare solo le persone che conoscono bene l’italiano? oppure il corso lo può fare solo chi è già preparato?
questa sarebbe la loro grande preparazione?
Poi parlano delle imitazioni, e che sarebbero poi, parlano di imitazioni proprio loro che, approfittando della malattia della sottoscritta e quindi della sua assenza in sede, hanno eluso i principi fondamentali dello statuto Acli “rapinando” il corso da lei tenuto in tempi non sospetti.
Ma poi quali concessioni avrebbero ottenuto? non è necessaria alcuna concessione per svolgere corsi di quel tipo.
Come al solito Acli Siena si auto elegge “la migliore” appropriandosi del lavoro degli altri.