Un’area del cimitero di San MarÂtino MonÂteÂlabÂbate di RimÂini sarà dedÂiÂcata all’inumazione delle salme di reliÂgione musulÂmana. E’ quanto approvato nelle scorse setÂtiÂmane dalla giunta uscente di centro-destra, che ha così accolto le istanze della comuÂnità islamÂica che aveva più volte richiesto per i proÂpri cari defunti una degna sepoltura, nel rispetto dei prinÂcipi e delle pratiche preÂviste dal proÂprio culto. Ad esemÂpio, le fosse in cui inuÂmare le salme colÂloÂcate perÂpenÂdiÂcoÂlarÂmente alla direzione della Mecca, così come preÂvisto dalla dotÂtÂrina del Corano. Tempo fa, anche attraÂverso FronÂtierÂaTv, il CenÂtro IslamÂico di FogÂgia aveva sollÂeÂvato una richiÂesta simÂile all’Amministrazione ComuÂnale.
Pasquale PelÂleÂgrino, assesÂsore Politiche Sociali Comune di FogÂgia, ha inviÂtato la comuÂnità islamÂica ad inviare una richiÂesta forÂmale su questa temÂatÂica. Non va dimenÂtiÂcato, però, che le salme dei migranti di reliÂgione musulÂmana, che per le cause più diverse perÂdono la vita in Italia, non semÂpre venÂgono rimÂpaÂtriÂate nel loro Paese. A volte, i corpi restano chiusi nelle celle frigÂorifere degli obitori degli Ospedali per anni, perÂché è difÂfiÂcile risalire all’identità del defunto o perÂché le famiglie non hanno la capacÂità ecoÂnomÂica per perÂmeÂtÂtersi il rimÂpaÂtrio del proÂprio congiunto.
Altre volte, invece, come denunÂciÂava AlessanÂdro Leogrande nel libro ‘Uomini e CapoÂrali’, i cimiÂteri del fogÂgiano sono zeppi di anonÂime croci di legno. Tombe abbanÂdoÂnate in cui nesÂsuno si inginocÂchia per pianÂgere, prive di nomi e di foto. Sono le stoÂrie interÂrotte dei migranti sfrutÂtati e schiÂavÂizÂzati, molti dei quali di origÂine musulÂmana. Che chiedono solo una degna sepoltura.
EmilÂiano Moccia