News 22-06-2011 |
“Basta tagli, ora diritti!” è lo slogan promosso dal Terzo Settore in vista della mobilitazione nazionale che si terrà a Roma il 23 giugno dalle ore 11. Sul tema della tremenda crisi che sta investendo il nostro paese, le ACLI senesi invitano lo Stato e le Istituzioni a riflettere sui profondi tagli alla spesa e alle risorse per il sociale. Conti alla mano, dal 2008 ad oggi i tagli sono arrivati all’80%. A pagare un prezzo salato sono le famiglie, gli anziani, i malati, ovvero l’80% della popolazione italiana, con un colpo basso al fondamentale principio di sussidiarietà. “Le politiche sociali, spiega il Presidente Provinciale Francesco Rossi, costituiscono il principale settore su cui investire per il futuro del Paese, per la tutela del lavoro e per l’adeguatezza del sistema previdenziale”. Il welfare italiano è gravemente compromesso; c’è la necessità impellente di intervenire sia sul fronte delle entrate con la leva fiscale e la lotta all’evasione, sia sul fronte delle uscite con le riduzioni. “Anche l’assistenza domiciliare e le comunità di accoglienza sono a rischio, stroncate dalle difficoltà finanziarie; senza tralasciare il sostegno scolastico agli alunni con bisogni speciali”, interviene Rossi. Pertanto, le ACLI senesi, insieme con le organizzazioni promotrici della manifestazione, chiedono il potenziamento delle politiche sociali orientandole al benessere, un maggiore sostegno al reddito contro la povertà, un appropriato finanziamento del Piano Nazionale Infanzia e Adolescenza, l’aumento del fondo per le non autosufficienze, l’approvazione di una misura universalistica contro la povertà e infine, il rilancio del Servizio Civile Nazionale, esempio di cittadinanza attiva per i giovani. Tutte le organizzazioni spiegano al governo e alle istituzioni che non si può più procedere senza dare applicazione certa a quanto sancito dalla legge 328, nello specifico all’annosa questione della definizione dei livelli essenziali di assistenza sociale, la cui applicazione potrebbe anche avvenire gradualmente. I principali problemi del nostro paese riguardano una crescente povertà, il graduale invecchiamento della popolazione, l’indebolimento dei valori della famiglia. Grazie al ruolo svolto dalle organizzazioni del Terzo Settore, si può puntare a un welfare capace di rispondere ai cittadini in stato di maggior bisogno, di fare reale prevenzione dei rischi, del disagio e del degrado. Per questo le ACLI senesi chiedono alla politica: “Sussidiarietà, non scaricabarile |