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30/ 12/ 2024 ------ 18:17 siti web preferiti
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VI SEGNALO UN IMPORTANTE EVENTO, QUESTA DOMENICA A SIENA PARTECIPERÒ ALLA FESTA MONDIALE DEI MIGRANTI DALLE 16.00 IN VIA DEI SERVI 4,
ALLE 17.30 RICORDEREMO CON UNA FIACCOLATA IN PIAZZA DEL CAMPO LE VITTIME DI QUEST’ULTIMO MESE, IN PARTICOLARE I SENEGALESI UCCISI A FIRENZE E I CINESI UCCISI A ROMA,
MI RACCOMANDO, DOMENICA 15 GENNAIO DALLE 16.00 A SIENA C’E’ LA FESTA MONDIALE DEI MIGRANTI!
Adriana
UNISCITI alle Acli Colf per la promozione dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori italiani e stranieri che si occupano del lavoro di cura e dell’assistenza familiare! ADERISCI ad un movimento che si batte per la tutela di un welfare familiare che va incontro alle nuove esigenze delle famiglie italiane e straniere! CONTRIBUISCI alle nostre riflessioni per tutelare chi cura e chi viene curato! Contatta la nostra SEDE NAZIONALE per avere maggiori informazioni o per individuare la sede Acli Colf a te più vicina.
(Fonte Sito Inps) Entro il 10 gennaio vanno pagati i contributi Inps a favore di colf ed assistenti familairi relativi al quarto trimestre 2011.
Quando si pagano i contributi:
– dal 1° al 10 aprile, per il primo trimestre;
- dal 1° al 10 ottobre, per il terzo trimestre;
– dal 1° al 10 gennaio, per il quarto trimestre.
Come pagare:
A partire dal 1° aprile 2011 i contributi potranno essere versati esclusivamente con le seguenti modalità:
- Utilizzando il bollettino MAV (pagamento mediante avviso), l’Inps provvede all’invio a tutti i datori di lavoro domestico di due bollettini MAV per il pagamento dei contributi relativi ai primi due trimestri del 2011. I MAV sono già compilati con gli importi dovuti. Nel caso siano cambiati gli elementi per il calcolo dei contributi (ad esempio, una variazione dell’orario di lavoro), dal sito www.inps.it, sezione Servizi online, è possibile effettuare le variazioni e ottenere un altro bollettino MAV con gli importi conformi. Successivamente al primo invio, coloro che intendono servirsi dei MAV per il pagamento dei contributi, compresi i datori di lavoro che invieranno nuove comunicazioni di assunzione, potranno ottenere i bollettini MAV accedendo al sito dell’Istituto.
- Rivolgendosi ai soggetti aderenti al circuito “Reti Amiche”, dichiarando soltanto il codice fiscale del datore di lavoro e il codice rapporto di lavoro. La procedura calcolerà automaticamente l’importo dei contributi in base ai dati comunicati al momento dell’assunzione o successivamente. Il pagamento è disponibile presso:
- tabaccherie che espongono il logo Servizi Inps
- sportelli bancari Unicredit
- tramite il sito Internet del gruppo Unicredit Spa per i clienti titolari del servizio di Banca online
- Online sul sito Internet Inps www.inps.it nella sezione Servizi on line cittadino “Lavoratori domestici: pagamento online contributi”, utilizzando la carta di credito
- Telefonando al Contact Center numero verde gratuito , utilizzando la carta di credito
Come si calcola l’importo dei contributi: - L’importo per ciascun trimestre si ottiene moltiplicando il contributo orario per il numero delle ore retribuite nel trimestre al quale si riferisce il versamento(vedere sotto “ore retribuite nel trimestre”) .
– Per determinare il contributo orario si individua la fascia in cui è compresa la retribuzione oraria effettiva ed il contributo orario corrispondente a tale fascia.
Esempio: prendendo a riferimento la retribuzione oraria di 8,66 euro (comprensiva della quota di tredicesima) il datore di lavoro dovrà pagare per l’anno 2011 un contributo orario di 1,54 euro. L’importo del contributo orario va moltiplicato per il numero delle ore retribuite nel trimestre. Ore retribuite nel trimestre: si moltiplicano le ore retribuite ogni settimana per le settimane del trimestre in pagamento. ATTENZIONE: la settimana lavorativa di riferimento decorre dalla domenica al sabato, per cui con ogni pagamento devono essere indicate tutte le ore retribuite nelle settimane del trimestre che si concludono con il sabato. Le ore retribuite nei giorni successivi all’ultimo sabato del trimestre considerato, si aggiungono a quelle del trimestre solare successivo.
Se dalla somma delle ore e delle frazioni di ora si ottiene un numero non intero, il numero stesso deve essere arrotondato all’unità superiore.
Si precisa che ogni trimestre non è sempre composto da 13 settimane (52 settimane = 1 anno diviso quattro trimestri = 13 settimane) ma dipende dal numero dei sabato compresi nel trimestre. Questo numero indica le settimane cui fare riferimento per il versamento dei contributi. Esempio: se il collaboratore domestico lavora 24 ore a settimana
24 ore x 13 sabato (13 settimane) = 312 (totale ore lavorate nel trimestre)Le ore retribuite nei giorni successivi all’ultimo sabato del trimestre considerato vanno aggiunte a quelle del trimestre solare successivo.
Retribuzione oraria effettiva: si ottiene sommando alla retribuzione mensile o oraria un dodicesimo per il rateo di tredicesima. Si ricorda che la retribuzione da indicare al momento dell’assunzione è costituita dalla somma del valore erogato in denaro e del valore convenzionale del vitto e alloggio, quando dovuto.Esempio con paga oraria comprensiva soltanto di 13^:
Se il lavoratore percepisce una retribuzione di 8,00 euro all’ora, la quota oraria di tredicesima è data dalla retribuzione oraria (8,00) diviso 12.
Si ottiene così un importo di 0,66 euro (quota di tredicesima) che va sommato alla paga oraria di 8,00 euro. L’importo ottenuto, di 8,66 euro, è quello da prendere a riferimento per l’individuazione della fascia retributiva e del relativo contributo da versare;
Esempio con paga oraria comprensiva anche di vitto e alloggio:
Se un lavoratore domestico, che percepisce una retribuzione di 8,00 euro all’ora, ha lavorato 26 giorni nel mese, per un numero complessivo di 170 ore, si moltiplica 5,02 (indennità giornaliera totale di vitto e alloggio per l’anno 2011) x 26 giorni ed il risultato si divide per 170 ore; l’importo ottenuto (in questo caso 0,76) rappresenta la quota oraria dell’indennità di vitto e alloggio da aggiungere alla retribuzione oraria. Dividendo per 12 la somma di queste due voci (paga oraria e indennità di vitto e alloggio) si ottiene la quota oraria di tredicesima (in questo caso 0,73). Riassumendo, la retribuzione oraria effettiva di riferimento per l’individuazione della fascia retributiva e del relativo contributo da versare, corrisponderà a 8 euro (paga oraria) + 0,76 (vitto e alloggio) + 0,73 (13^) = 9,49 euro.
Gli esempi sono riferiti ad una paga oraria, in quanto per legge il contributo da versare all’Inps è esclusivamente orario. Pertanto nei casi in cui la retribuzione sia settimanale, quindicinale o mensile, il datore di lavoro deve sempre ricondurre la retribuzione all’importo orario, dividendo la paga erogata nel periodo per il numero di ore retribuite nello stesso arco temporale.
Cessazione del Rapporto di Lavoro: in caso di cessazione del rapporto di lavoro devono essere versati anche i contributi relativi a ferie maturate ma non fruite ed al preavviso. Il versamento dei contributi deve essere effettuato entro i 10 giorni successivi alla data di cessazione, tenendo comunque conto delle settimane che devono essere retribuite e contribuite, anche se non corrispondono all’attività lavorativa.
Il versamento eseguito in ritardo comporta l’applicazione di sanzioni da parte dell’INPS.
AVVERTENZA IMPORTANTE
La comunicazione obbligatoria di cessazione deve essere effettuata on-line, entro cinque giorni, dal sito www.inps.it, seguendo il percorso Servizi OnlinePer tipologia di utenteCittadinoLavoratori Domestici, oppure telefonando al Numero verde 803164.Contestualmente ai contributi previdenziali il datore di lavoro può versare i contributi di assistenza contrattuale o di finanziamento al fondo bilaterale, istituito dai firmatari di CCNL. Occorre indicare il codice di riferimento e l’importo dovuto all’organizzazione, a cui rivolgersi per qualsiasi problema relativo al pagamento.
Il Patronato Acli ha ottenuto nel mese di novembre l’autorizzazione a svolgere l’attività di intermediazione di manodopera. Tutto il sistema Acli è chiamato a fare filiera, supportando ed integrando l’attività del Patronato con la formazione professionale (Enaip) e con i servizi amministrativi (Caf), e valorizzando l’esperienza delle Acli colf, di Acli terra, dei Punto famiglia e degli Osservatori sul welfare. Si tratta di una grande opportunità da cogliere per tutelare e rappresentanza le categorie più deboli del mercato del lavoro.
Il ministero del Lavoro ha autorizzato il Patronato a svolgere l’attività di intermediazione di manodopera su tutto il territorio nazionale. È quindi possibile alle Acli, a tutti i livelli territoriali, dar vita al servizio di incontro domanda-offerta.Con il collegato lavoro ( legge n. 183 del 4 novembre 2010) viene adottata una misura che mira a rendere più trasparente il mercato del lavoro, consentendo alle realtà sociali di diventare attori attivi in tutta quella gamma di servizi che qualificano un sistema efficiente di collocamento.Da vent’anni di riforma in riforma si è cercato in Italia di innovare in un settore nel quale hanno predominato incrostazioni e disservizi. Basti pensare che fino al 1997 ci siamo tenuti gli uffici di collocamento statale e le liste obbligatorie per la selezione delle assunzioni, quando invece il mercato aveva già smesso da decenni di allinearsi a questa assurda normativa. Ma trasferita la competenza alle Regioni e alle Province, con l’avvio dei Centri territoriali, le cose non sono significativamente cambiate. Ancor oggi l’intermediazione fatta dagli uffici pubblici intercetta meno del cinque per cento degli avvii al lavoro ed il resto in larga misura non passa nemmeno per le agenzie commerciali private: il più diffuso collocamento è il “fai da te”. Quest’ultimo se può essere utile per far aguzzare l’ingegno resta del tutto dannoso per la sua caratteristica di improvvisazione e approssimazione e finisce con aumentare le disuguaglianze, essendo chiaro che chi dispone di migliori reti relazionali avrà più chance di successo nella scelta del proprio lavoro.La gran parte delle assunzioni in Italia viene quindi fatta senza l’accompagnamento di servizi adeguati e senza la piene consapevolezza da parte delle aziende di chi veramente stanno per assumere e dei lavoratori su che cosa sarà il loro futuro lavoro. Abbiamo di che poterci effettivamente lamentare.
Si tratta per le Acli di cogliere una grande opportunità nell’andare a svolgere quel antico e nuovo mestiere di tutela e di rappresentanza del mondo del lavoro ed in particolare di quelle categorie del mercato più deboli e senza voce. Non si tratta solo di mettere in campo nuovi servizi, ma anche e sopratutto di dar vita ad un modo innovativo di concepire la nostra vicinanza ai disoccupati ed in particolare ai giovani ed agli immigrati.
Per questo tutto il sistema Acli è chiamato a fare filiera, supportando ed integrando l’attività di intermediazione svolta dal Patronato con la formazione professionale e con i servizi amministrativi, che sono intrinsecamente collegati a questa gamma di attività. È inoltre chiamato a valorizzare la presenza associativa delle Acli colf, che rappresentano il nostro principale strumento associativo rivolto all’immigrazione, le Acli terra e tutte le molteplici esperienze associative che si sono sviluppate in questi anni a partire dai Punto famiglia e dagli Osservatori sul welfare.
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ACLI
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