Nel Sud amerÂiÂcano dei primi anni SesÂsanta ancora segÂnato dalle pesanti diviÂsioni razzÂiali Skeeter, una gioÂvanisÂsima bianca benÂesÂtante ma inquiÂeta che sogna di diventare scritÂtrice, stringe una strana e scanÂdalosa alleanza con due domesÂtiche di colÂore, Aibileen e Minny, abitÂuÂate a crescere con affetto e conÂsapevÂolezza i figli dei bianchi. E , superando i conÂfini di classe e di razza, deciÂdono di racÂconÂtare in un libro le stoÂrie delle donne di colÂore a servizio dei bianchi. Con denÂtro le gioie di allÂeÂvare dei bamÂbini a cui spesso si affezionÂerÂanno come ai proÂpri, ma anche i dolori e le umilÂiÂazioni, i bagni sepÂaÂrati, le accuse di rubare, la fatÂica di vivere ai marÂgini. Un picÂcolo atto di corÂagÂgio che sconÂvolÂgerĂ la citÂtadÂina di JackÂson nel Mississippi.
The Help (L’Aiuto, MonÂdadori), scritto in realtĂ nel 2009 da Kathryn StockÂett, è un libro che semÂbra innocuo perÂchĂ© racÂconta realtĂ che poteÂvano essere dirompenti cinquant’anni fa. E invece The Help, che in due anni ha venÂduto 5 milÂioni di copie nel mondo restando per cento setÂtiÂmane nella clasÂsiÂfica dei piĂą venÂduti del New York Times, può essere ancor oggi urticante e dirompente se solo si pensa che in realtĂ parla ancora di noi, delle nosÂtre vite quoÂtidÂiÂane, dei nosÂtri figli affiÂdati ogni giorno alle extraÂcoÂmuÂniÂtarie che tanto somigliano, a penÂsarci bene, a quelle Mami di colore.
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