Di Alessandra SiottoSIENA. In Italia gli stranieri residenti nel 2010 erano oltre 4 milioni, ma nello stesso anno ben 500mila persone hanno perso il diritto al soggiorno nel
nostro paese, secondo le recenti norme introdotte.
Questo è uno dei dati contenuti nel Dossier statistico immigrazione 2011 curato da Caritas/Migrantes, che è stato presentato ieri pomeriggio (17 novembre) a Siena presso l’Aula magna della facoltà di Scienze politiche. L’incontro si è aperto con i saluti istituzionali di Giovanni Tondo, presidente della Caritas Diocesana di Siena, Antonio Buoncristiani, arcivescovo di Siena, Anna Ferretti, assessore Comune di Siena, Polo Fabbrini della Fondazione MPS E Luca Verzichelli, preside Facoltà di Scienze politiche. Al termine dei saluti è stato presentato un video riassuntivo con i dati del dossier, realizzato da RaiNews e a seguire sono intervenuti: Renato Marinaro, redazione centrale Dossier immigrazione, Federico Russo, redazione regionale toscana Dossier immigrazione e Fabio Berti, docente di Sociologia delle migrazioni.
I NUMERI. I migranti nel mondo sono 214 milioni e dell’ultimo decennio hanno lasciato il proprio paese 6 milioni di persone ogni anno. Nei paesi dell’Unione Europea i residenti stranieri sono 32milioni e 500mila. Rispetto al 2009, i migranti in Italia nel 2010 sono aumentati di 335mila unità, in seguito al decreto flussi, ai ricongiungimenti familiari, alla regolarizzazione di alcuni stranieri.
I rifugiati nel mondo sono 15milioni e 400mila e nel 2010 sono state presentate 850mila richieste di asilo politico, di cui 10mila in Italia. Per quanto riguarda gli sbarchi, in Sicilia nel 2011 sono arrivate 50mila persone.
Nei paesi dell’Unione Europea i nati all’estero sono 47 milioni, mentre in Italia i minori stranieri sono un milione, di cui 600mila nati nel nostro Paese. Ogni 7 nuovi nati in Italia, uno è straniero e nel nostro paese i matrimoni misti sono 20mila.
LA TOSCANA. Gli stranieri residenti nella nostra Regione sono quasi 400mila, pari al 10,6% della popolazione e oltre la metà sono donne. Un nuovo nato ogni 4 ha madre straniera e in Toscana nel 2010 gli alunni stranieri erano 56280 (il 5,6% in più rispetto al 2009) ed il 41,4% di questi è nato in Italia.
Se consideriamo gli stranieri extracomunitari, 124.320 hanno un permesso per motivi familiari, mentre 124.502 lo hanno per motivi di lavoro. Il 37,5% degli extracomunitari in Toscana ha un titolo di soggiorno indeterminato, il che significa che nella Regione si delinea un tipo di immigrazione stabile, familiare, di lungo periodo.
Dal punto di vista economico, nel 2010 in Toscana sono andati persi 16mila posti di lavoro, mentre il PIL, dopo due anni di segno negativo, è tornato a crescere (+1,3%). I lavoratori stranieri assicurati in Toscana nel 2010 erano oltre 210mila, dato sostanzialmente stabile rispetto a quello del 2009, mentre fino al 2007 i lavoratori stranieri in Toscana crescevano di 15mila unità ogni anno.
Le rimesse degli stranieri, invece, si sono ridotte nell’ultimo anno della metà.
LA PROVINCIA DI SIENA. In provincia di Siena i residenti stranieri nel 2010 ammontavano quasi a 30mila, pari al 10,9% del totale della popolazione residente. L’aumento rispetto al 2009 è stato del 6%, dato inferiore rispetto agli anni precedenti. Nel 2010 circa 450 persone nel territorio provinciale hanno acquisito la cittadinanza italiana.
Il 17,2% dei lavoratori assicurati in provincia di Siena sono stranieri, con un aumento sia rispetto al 2008 (16,3%) che al 2009 (16,7%). Gli stranieri titolari di un impresa sono 1333, di cui 189 sono donne.
I minori stranieri residenti sono circa 6mila e nelle scuole della provincia, il 36,6% degli alunni è straniero.
LE PROSPETTIVE. “Il cittadino straniero – recita il video di RaiNews — va sostenuto nell’ottica delle pari opportunità: l’immigrato non è tutelato se dopo 6 mesi senza un lavoro perde il diritto al soggiorno e viene espulso”.
Marinaro ha spiegato come gli immigrati rappresentino una enorme risorsa economica per il nostro Paese, così come per tutto l’occidente. “L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni prevede – ha affermato Marinaro — che nei prossimi anni ci sia un cambiamento dei flussi migratori: non più dal sud al nord, ma dal sud al sud del mondo, con paesi come il Messico, il Golfo Persico, la Thailandia, il Sudafrica e la Cina che diventeranno nuove mete di destinazione dei migranti”. “Se non attueremo diverse politiche di accoglienza – ha proseguito – ci troveremo a dover pregare questi migranti di venire da noi per far mantenere il PIL. L’OIM, infatti, stima che in Italia servano 300mila migranti in più ogni anno per far crescere il PIL, data la diminuzione sia in Italia che in Europa della forza lavoro, cioè il numero delle persone che può lavorare. Tuttavia il nostro Ministero stabilisce che ogni anno la quota dei lavoratori necessari sia solo di 100mila unità”.
L’IMPEGNO DELLE ISTITUZIONI. L’assessore Ferretti ha annunciato che “il Comune e la Provincia di Siena stanno lavorando per la costituzione di un tavolo interistituzionale misto che veda coinvolti: le istituzioni, le associazioni dei migranti, il mondo del volontariato, i datori di lavoro e tutti i soggetti che a vario titolo si occupano di immigrazione e degli stranieri”. “C’è una delibera della Provincia – ha aggiunto Ferretti — che istituisce questo tavolo misto e plurale, con lo scopo di lavorare insieme per favorire l’integrazione e attuare politiche efficaci per gli stranieri sull’occupazione, la formazione e i servizi”.